Ricerca libera
17-04-2021
L′acqua di Fukushima è pericolosa
A riempire le prime pagine di giornali e telegiornali nazionali, in questi giorni, troviamo la notizia che il governo giapponese stia per versare litri e litri di acqua radioattiva nelle acque dell′oceano Pacifico, recando così un danno all′ambiente e alla nostra salute. Ma fortunatamente non è proprio così e oggi cercheremo di spiegarvelo, anche perché come ripetiamo sempre la nostra salute passa dalla salute dell′ambiente che ci circonda e non dalle fake news che ancora una volta possono genere panico e disinformazione. Procediamo per gradi : Il disastro di Fukushima Dai-ichi è un incidente nucleare avvenuto nella centrale nucleare omonima, situata sulla costa presso Naraha nella Prefettura di Fukushima, in Giappone. L′incidente fu una conseguenza del terremoto e maremoto del Thoku dell′11 marzo 2011. I danni provocati, ebbero effetti sui gruppi di generazione diesel-elettrici di emergenza che alimentavano i sistemi di raffreddamento dei reattori 1, 2 e 3. Per questo motivo furono utilizzate 1 milione di tonnellate di acqua per raffreddare i reattori. Al momento sono presenti 1,3 milioni di tonnellate di acqua e secondo le previsioni non ci saranno più cisterne disponibili entro l′estate del 2022. Il governo ha vagliato varie opzioni ma quella ideale sembrerebbe lo sversamento in mare. L′acqua contaminata dalle radiazioni nel sito è stata filtrata attraverso un avanzato sistema di trattamento dei liquidi, anche se il trizio, un isotopo radioattivo dell′idrogeno, non potendo essere eliminato ha sollevato le questioni riguardanti la radioattività. Cos′è il TRIZIO ? Il trizio, o tritio o idrogeno-3 è un isotopo radioattivo dell′idrogeno di simbolo H o T, con un nucleo formato da un protone e due neutroni. <> Quindi in sintesi possiamo dire che l′acqua potrebbe essere addirittura bevuta senza rischi come ha fatto un parlamentare giapponese. <> Ok... basta ci fermiamo qui, perché abbiamo sconfinato fuori dalle nostre competenze e infatti vorremo citare e ringraziare la pagina L′avvocato dell′atomo dalla quale abbiamo tratto alcune parti più tecniche di questo post. Anzi vi invitiamo a visitarla per approfondire questo argomento e contrastare così la disinformazione sempre più dilagante. (Fonte Farmabook)