Ricerca libera
17-04-2021
Quindi ASTRAZENECA ??
Nonostante la variazione del nome in Vaxzevria..... questo vaccino continua a fare paura, generare confusione e proprio per questo è sempre al centro di discussioni e analisi, da parte delle autorità sanitarie e dei governi nazionali. Cerchiamo quindi di fare nuovamente il punto, in base alle ultime comunicazioni fatte dall`EMA (Agenzia Europea per i medicinali). La luce è stata posta sulla correlazione tra la somministrazione del vaccino e la comparsa di casi di trombosi rare, nei 10-15 giorni successivi alla vaccinazione. -Ricordiamoci che i casi di coaguli del sangue che hanno portato a trombosi rare sono stati riscontrati fino a questo momento in circa 1 vaccinato su 100mila o anche un po` di più. -Mentre i casi di morte legati a questo tipo di trombosi sono circa 1 su 1,5 milioni di vaccinazioni. Ma perché si ha questa trombosi Per ragioni sconosciute, questi vaccini con adenovirus innescherebbero, in un numero molto limitato di persone, un fenomeno autoimmune con attivazione anomala di fattori della coagulazione che finiscono per formare trombi. In parole povere si vengono a creare degli anticorpi autoimmuni che vanno ad attaccare delle proteine del nostro corpo. La stessa come succede, in rarissimi casi, durante trattamenti con eparina (trombocitopenia indotta da eparina, HIT). La HIT è causata da una reazione immunitaria umorale diretta contro un complesso che coinvolge il fattore piastrinico 4 endogeno (PF4) e l`eparina esogena: gli auto-anticorpi riconoscono PF4 solo quando è complessato con l`eparina. Questo complesso immunitario attiva le piastrine circolanti attraverso i loro recettori di superficie FcRIIA, causando trombocitopenia da consumo e ipercoagulabilità. La reazione autoimmunitaria spiegherebbe per quale motivo il maggior numero di vittime siano donne, che per natura soffrono più spesso di problemi autoimmuni. Secondo l`ultimo report, EMA ha stabilito un legame tra il vaccino di AstraZeneca e le rarissime trombosi" venose cerebrali MA il vaccino rimane comunque approvato per chiunque sopra i 18 anni di età, tenuto conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte della elevata mortalità da Covid-19 . Si consiglia però, a livello di strategia vaccinale, di preferire la somministrazione di questi vaccini per una popolazione over 60, avendo a disposizione altri vaccini che vanno a eliminare anche questo rischio, seppur rarissimo, di sviluppare trombosi. (Fonte Farmabook)