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24-04-2021
Bacillus clausii
L`Organizzazione Mondiale di Gastroenterologia ha indicato l`utilizzo di Bacillus clausii nella prevenzione di diarrea associata a trattamento antibiotico negli adulti. Come mai Il Bacillus clausii è un batterio gram-positivo appartenente al genere Bacillus e, come tale, si contraddistingue per la caratteristica forma a bastoncello e, soprattutto, per la sua capacità di generare spore. Di fatti, il genere Bacillus con le sue diverse specie (tra cui Bacillus clausii) è uno dei principali produttori di spore e questa proprietà è una delle più importanti nell`ambito dei probiotici (un tempo comunemente chiamati fermenti lattici). La produzione di spore è un meccanismo di sopravvivenza che alcuni microrganismi adottano quando le condizioni ambientali risultano sfavorevoli, quindi è come se la cellula batterica si trovasse temporaneamente in forma dormiente per preservarsi, racchiudendo il suo materiale genetico in un core circondato da un guscio multistrato, in grado di resistere alle condizioni ambientali avverse. Quando e se si ripresentano delle condizioni di vita ottimali, le spore allora germinano, ossia si risvegliano, dando nuovamente origine a batteri attivi, in grado di riprendere le proprie funzioni metaboliche. Un batterio come B.clausii può quindi rivelarsi un buon probiotico, in quanto le spore sono in grado di superare quello che risulta essere un grande ostacolo per la maggior parte degli altri microrganismi, ovvero l`ambiente acido del nostro stomaco, riuscendo pertanto a raggiungere indenni il nostro intestino dove, essendoci condizioni più favorevoli, riusciranno a germinare, dando origine a cellule metabolicamente attive, nonché batteri vivi che saranno in grado di svolgere la loro azione e ripristinare e preservare la nostra flora batterica. Ad oggi sono stati fatti numerosi studi relativi a B. clausii, i quali si sono rivelati molto positivi ed è emerso che le spore di questo microrganismo siano in grado di tollerare condizioni acide fino a 120 minuti e al contempo siano capaci di mettere in atto meccanismi replicativi. Queste non sono però le uniche proprietà riconducibili alle spore di B.clausii, in quanto questo microrganismo presenta anche una capacità intrinseca di fronteggiare gli antibiotici dato che possiede geni di resistenza antibiotica ad ampio raggio che includono penicilline, cefalosporine, aminoglicosidi e macrolidi, motivo per cui, sottoforma di spora, può essere co-somministrato alla terapia antibiotica senza risultarne danneggiato. Questo probiotico consente quindi al farmaco di agire contro i batteri patogeni e allo stesso tempo, le spore di B.clausii, non venendo danneggiate, saranno in grado di esplicare la loro azione benefica e quindi di prevenire le classiche alterazioni della flora batterica intestinale che si manifestano a seguito di una terapia antibiotica (disbiosi). Altre proprietà relative alle spore di B.clausii: Sono in grado di aderire all`epitelio intestinale, occupandolo e impedendovi la crescita di altri microrganismi potenzialmente patogeni. Proprietà immunomodulanti, in quanto sono in grado di stimolare la produzione di interferone gamma e di aumentare la proliferazione dei linfociti T CD4+. Capacità di produrre vitamine del gruppo B e di proteggere l`intestino dagli agenti genotossici. Un esempio pratico (con nessuno scopo pubblicitario!) di farmaco OTC a base di spore di Bacillus Clausii è Enterogermina. In generale, in concomitanza di una terapia antibiotica è indispensabile fare uso di probiotici, ma soprattutto di scegliere quelli più adeguati, quindi o contenti spore (come quelle di Bacillus Clausii) oppure lieviti (come Saccaromyces) che, non essendo batteri, saranno anch`essi in grado di sopravvivere maggiormente all`azione dell`antibiotico. Non dimentichiamo che i probiotici vanno assunti preferibilmente lontano dai pasti e almeno a distanza di un paio d`ore dall`assunzione dell`antibiotico in modo che l`acido gastrico e l`azione del farmaco non vadano a ridurne l`assorbimento. Inoltre, un probiotico per essere maggiormente efficace dovrebbe contenere un minimo di 10 miliardi di cellule vive, dato che quelli che riescono a sopravvivere una volta ingeriti e che raggiungono l`intestino ripristinando la flora batterica, sono generalmente meno del 40% Per maggiori informazioni rivolgiti al tuo farmacista o medico di fiducia Editor: Stella Nani