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29-04-2021
Cos`è l`ICTUS
Partiamo dicendo che la parola ictus(dal latino "colpo") è utilizzata in Medicina per indicare un danno cerebrale causato dall`improvvisa mancanza di irrorazione sanguigna in una zona del cervello con conseguente deterioramento e successiva morte dei neuroni coinvolti. L`ictus può essere di due tipologie: Ischemico, ovvero dovuto ad un restringimento/ostruzione di un`arteria causata a sua volta da un trombo (coagulo di sangue in corrispondenza di un vaso arterioso) o da un embolo (massa insolubile e mobile, che nel momento in cui raggiunge un vaso delle proprie dimensioni ne causa un blocco). La maggior parte degli ictus sono proprio di questa natura. Emorragico, causato dalla rottura di un`arteria del cervello, spesso a seguito di un aneurisma (ovvero un rigonfiamento patologico in corrispondenza della parete di un vaso, tale da renderlo più fragile e incline a rottura) e di una condizione di ipertensione. Come accade per la maggior parte delle patologie, anche per l`ictus è possibile identificare dei fattori di rischio non-modificabili e altri modificabili. Tra i primi si inseriscono un insieme di condizioni correlate principalmente all`avanzare dell`età (dai 55 anni si è visto che il rischio di ictus raddoppia), alla familiarità (la presenza di casi di ictus in famiglia) e al genere (nel maschio si è visto che la % di casi risulta essere più alta). All`interno dei fattori modificabili è possibile riconoscere alcuni comportamenti che possono essere adottati o evitati per ridurre il rischio di andare incontro a questa condizione patologica (limitare fumo e alcool, prediligere una dieta equilibrata e fare attività fisica in modo da non andare incontro a una situazione di sovrappeso e obesità), così come anche la presenza di patologie che possono predisporre all`insorgenza di ictus, ma che è possibile tenere sotto controllo grazie ad una terapia farmacologica, come nel caso di ipertensione, dell`arteriosclerosi e del diabete di tipo II. L`area dove si verifica questa interruzione o riduzione del flusso di sangue ossigenato, può essere più o meno estesa e in base alla rapidità con cui si interviene i danni possono essere più o meno importanti e differire a seconda dei lobi cerebrali coinvolti. A seguito di un ictus la persona può quindi avere problemi di vario tipo, i più comuni sono legati al movimento, a causa di una paralisi degli arti relativa generalmente a un solo lato del corpo, piuttosto che difficoltà di linguaggio o di pensiero, limitando notevolmente le capacità comunicative del paziente. La riabilitazione può aiutare molto nel recupero funzionale causato da questi deficit, che tuttavia hanno impatto significativo sulla qualità della vita della persona. E` possibile intervenire in tempo per limitare le conseguenze SI Ci sono un insieme di sintomi che aiutano a identificare una condizione di ictus con una certa facilità, ed è quindi importante conoscerli e riconoscerli per poter intervenire in tempo e aiutare noi stessi o chi circonda; infatti se l`intervento dei medici avviene entro le 4-5 ore da quando compaiono i primi sintomi è possibile ridurre moltissimo i deficit generati da questa condizione patologica. Quali sono questi sintomi Perdere la forza ad un braccio o ad una gamba: chiedere alla persona di alzare le braccia di fronte a sé, in caso di ictus un braccio scenderà, non riuscendo a rimanere allo stesso livello dell`altro. Riduzione della vista, visione sdoppiata o confusa: chiedere alla persona di chiudere un occhio per volta e domandare se nota qualcosa di anomalo. cefalea violenta, improvvisa e insopportabile Alterazione dialettica: far parlare la persona e notare se il suono delle parole risulta confuso e non si capisce chiaramente ciò che dice Sorriso: chiedere alla persona di sorridere e notare se il viso appare irregolare. Una volta riconosciuti alcuni di questi segnali è bene pensare che possa trattarsi di ictus, bisogna quindi porre il paziente in posizione semiseduta, mai a gambe all`aria, altrimenti il flusso di sangue al cervello aumenterebbe, peggiorando il quadro patologico. Dopodichè si dovranno chiamare subito i soccorsi. Nel mentre è importante calmare la persona e impedirle ogni sforzo fisico o emozionale. I medici potranno poi decidere di ricorrere a una terapia farmacologica o chirurgica a seconda della gravità dell`evento. Ogni anno, secondo quanto riporta il Ministero della Salute, in Italia si verificano circa 196.000 casi si ictus, motivo per cui fare prevenzione, adottare uno stile di vita sano e imparare a riconoscere i semplici ma fondamentali segnali elencati sopra, potrebbe fare la differenza, in modo da intervenire in tempi brevi ed evitare un insieme di deficit che comprometterebbero irreversibilmente la vita della persona coinvolta! Editor: Stella Nanni