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26-05-2021
LE ZECCHE
Le zecche sono parassiti esterni appartenenti alla classe degli Aracnidi, la stessa degli scorpioni e dei ragni, e come questi ultimi hanno anch`esse otto zampette. Il corpo di colore scuro è a forma di goccia ed è grande come la capocchia di uno spillo, tant`è che generalmente le loro dimensioni variano da qualche millimetro a circa 1 centimetro, a seconda della specie e dello stadio di sviluppo. Generalmente l`attività delle zecche si concentra nei mesi caldi, mentre in inverno questi parassiti tendono a interrarsi, rifugiandosi sotto le pietre. La prima forma di prevenzione è saper riconoscere una zecca. Esistono varie tipologie di zecche, che differiscono in base alle zone dove vivono e al tipo di ospiti che prediligono parassitare. Tuttavia, a prescindere dalla specie, il ciclo evolutivo della zecca è sempre il seguente: le uova si schiudono e danno vita alle larve, le quali si evolvono in ninfe e successivamente in zecche adulte. Il corpo della zecca adulta è tondeggiante e la testa presenta un apparato boccale avente la capacità di penetrare la cute e succhiare il sangue degli ospiti, a tal punto che con il passare delle ore la zecca andrà sempre più in profondità, inserendosi sotto la pelle dell`ospite. In generale, le zecche non volano e non saltano, ma sono in grado di appoggiarsi a braccia e gambe, nel caso dell`uomo, piuttosto che sulla cute dell`animale, semplicemente quando si urta un cespuglio o un filo d`erba sulle quali si trovano appoggiate. Zecche nell`animale Per i nostri amici a 4 zampe è più facile entrare a contatto con una zecca nei prati, nei giardini, nei boschi che spesso frequentano; in genere le zecche svolgono gran parte del loro ciclo biologico nell`ambiente circostante e salgono sull`animale per compiere il pasto di sangue. E` quindi importante fare molta prevenzione, utilizzando antiparassitari per proteggere i nostri animali durante tutto l`anno o quanto meno già a partire da temperature sopra i 15C. Per quanto riguarda i cani, la zecca più diffusa è quella bruna, la quale sopravvive sia in zone rurali che urbane, grazie alle sue grandi capacità di adattamento. Zecche nell`uomo Le zecche dell`uomo non sono come quelle del cane o del gatto, ma più piccole e scure. Le zone dove è più facile andare incontro a una puntura di zecca, sono le aree montanare a bassa quota, motivo per cui è sempre bene non farsi cogliere impreparati in caso di scampagnate e proteggere tutte le parti del corpo indossando scarpe alte e indumenti a maniche e pantaloni lunghi, possibilmente chiari, così da rendere l`eventuale presenza di zecche più visibile. Cosa causa il morso della zecca? La presenza della zecca sulla pelle non dà sintomi, non causa dolore né prurito, in quanto l`animaletto inocula dei principi anestetici attraverso la sua saliva, motivo per cui non ci si accorge subito di essere stati morsi. In generale, non è il morso in sé della zecca a causare eventuali problemi, quanto piuttosto c`è il rischio che questi parassiti possano essere vettori di pericolose malattie di tipo virale (come la TBE, Encefalite da zecca) o batterico (come la Borrelia, o Malattia di Lyme, dal batterio Borrelia burgdorferi). Tendenzialmente le zecche restano attaccate all`ospite per un massimo di 7 giorni, per poi lasciarsi cadere spontaneamente. Tuttavia è importante rimuoverle quanto prima, possibilmente entro un paio di giorni dal morso, per ridurre il quantitativo di veleno che potrebbero inoculare. Rimuovere una zecca E` importante rimuoverla nel modo corretto, evitando che si spezzi o che la testa resti all`interno della pelle. Per rimuoverla possono essere utilizzate delle pinze apposite, così da afferrarla e ruotarla come un tappo di sughero, ma non bisogna appunto improvvisarsi, tant`è che l`Istituto Superiore di Sanità ribadisce di rivolgersi in ospedale a del personale esperto in quanto la sofferenza indotta nell`animale durante l`estrazione potrebbe provocare il rigurgito di materiale infetto e un ulteriore affondamento del parassita nella pelle dell`ospite, peggiorando la situazione. Una volta rimossa potrebbe formarsi un pomfo arrossato e per questo l`area del morso andrà adeguatamente disinfettata e monitorata per almeno un mese. Nel momento in cui dovesse esserci la comparsa di macchie rosse, febbre e dolori articolari è indispensabile rivolgersi al medico e seguire adeguatamente la terapia antibiotica che verrà prescritta. Una delle malattie più comuni trasmissibili da parte delle zecche infette è la malattia di Lyme, si manifesta con presenza di brividi, stanchezza, febbre, dolore articolare, ma coinvolge soprattutto la pelle. In alcuni casi può esserci la comparsa di Eritema cronico migrante, il quale si si manifesta dopo 4-25 giorni attraverso una chiazza rossa che si espande verso l`esterno con un andamento centrifugo. L`eritema migrante compare nella maggior parte dei casi come una chiazza unica, ma può capitare di osservare anche più anelli concentrici, a tal punto da interessare un`area cutanea che può arrivare fino a 30cm. Il centro della lesione a sua volta può diventare intensamente eritematoso o vescicolare. Non bisogna quindi in alcun modo sottovalutare un morso di zecca, né sull`uomo né sull`animale, quanto piuttosto è bene rivolgersi al proprio medico o veterinario di fiducia e segnare la data di rimozione della zecca, così da tenere la puntura monitorata per almeno 30 giorni. Editor: Stella Nanni