L′Epilobio è una pianta perenne della famiglia delle Oenotheraceae, con fusto rigido ed eretto che raggiunge i 70-100cm di altezza; il suo habitat sono i boschi montani ed è particolarmente diffuso in tutta l′Europa e l′Asia settentrionale. Nell′Europa del Nord è una pianta molto apprezzata, tant′è che i suoi teneri germogli vengono mangiati in insalate. In totale esistono circa 200 specie di Epilobio e tutte hanno proprietà molto simili tra loro. L′intera pianta contiene tannini, che le conferiscono proprietà astrigenti, ma sono presenti anche pectina e mucillagini che la rendono in grado di decongestionare le mucose. Le parti della pianta principalmente utilizzate sono però i fiori e la radice essicata, spesso impiegati per preparare deliziose tisane . Il principale meccanismo dell′Epilobio è però di tipo antinfiammatorio: viene infatti utilizzato per infiammazioni della mucosa orale come stomatiti, gengiviti e faringiti, ma anche dell′apparato digerente, tant′è che è impiegato in casi di diarrea e per alleviare i dolori addominali. In particolare c′è una specie, l′Epilobio parviflorum, che viene utilizzata nel trattamento dei pazienti affetti da ipertrofia prostatica benigna (IPB) e nelle prostatiti per alleviare i sintomi del tratto urinario inferiore, come la difficoltà alla minzione o il frequente bisogno di urinare. Pur essendoci citazioni relative alle proprietà di questa specie già a partire dall′inizio del Novecento, solo pochi anni fa l′EMA e la HMPC - l′agenzia europea che presiede alla valutazione dei farmaci e il comitato che supervisiona i medicinali di origine vegetale - hanno concluso che, sulla base del suo impiego di lunga data in tutti i Paesi della Unione europea, l′Epilobio presenta efficacia terapeutica correlata al trattamento dei disturbi della prostata sulla base del suo utilizzo (valido e sicuro), da oltre 30 anni (di cui almeno 15 anni nell′ambito dell′Unione Europea). Questa pianta rientra quindi nella categoria dei farmaci vegetali tradizionali, per cui vige la normativa 2004/24/CE, che prevede una procedura di registrazione semplificata; questo spiega la presenza dell′Epilobio all′interno di integratori assunti per problemi correlati alla prostata. Qual è il principio attivo coinvolto nell′ azione antinfiammatoria? Il miricetolo-3-0-beta-D-glucuronide, presente soprattutto nelle foglie dell′Epilobio parviflorum, è in grado di inibire la liberazione di prostaglandine, in particolare quelle coinvolte nelle infiammazioni a carico della prostata. Le prostaglandine svolgono un ruolo importantissimo nella regolazione dei processi infiammatori, motivo per cui, inibendole, si ottiene un′importante azione antinfiammatoria. Che differenza c′è tra l′ipertrofia prostatica benigna e la prostatite L′ IPB è una patologia caratterizzata dall′ingrossamento della prostata, la quale non rimane uniforme, ma cresce con l′avanzare dell′età. Tuttavia, se la crescita diventa anomala, ci può essere la compressione dell′uretra e il blocco del flusso dell′urina, provocando sintomi delle basse vie urinarie tali da interferire sulla qualità della vita. La prevalenza di questa condizione è quindi età-dipendente: inizia a svilupparsi solitamente dopo i 40 anni di età ed è presente in quasi il 50 % degli over 60 e nel 90 % degli uomini con oltre 85 anni di età. La prostatite invece è una condizione infiammatoria che interessa la ghiandola e i tessuti circostanti, può essere asintomatica, di tipo acuto, cronico, batterico o abatterico. Anche in questo caso la presenza dell′infiammazione si manifesta con difficoltà ad urinare, bruciori durante la minzione, aumento della frequenza di urinare, senso di svuotamento della vescica non completo e, secondo le statistiche mediche, la prostatite interessa fino al 50% degli uomini sessualmente attivi sotto i cinquant′anni. É qui che può quindi venire in aiuto l′Epilobio, il quale aiuta a ridurre l′infiammazione, così da contrastare i sintomi principali di queste patologie. Ricapitolando Gli usi dell′Epilobio possono essere sia esterni che interni. Quando si parla di prostatite, disturbi della minzione e patologie come l′iperplasia prostatica, ne è consigliata l′assunzione mediante tisana o integratori. Dagli usi tradizionali, emerge che l′Epilobio ha effetti positivi anche sulla cistite, poiché la pianta ha proprietà benefiche riguardanti l′intero tratto urinario, promuovendo l′azione diuretica, oltre appunto ad avere un ruolo di tipo antinfiammatorio. L′Epilobio contiene anche sostanze antiossidanti e potenzialmente antitumorali, tra queste ci sono i polifenoli, i flavonoidi (quercetina) e alcuni derivati dell′acido gallico. Editor: Stella Nanni